Vi spiego perché mangiamo pesticidi

di Gioia Locati (da Giornale.it)

Ringrazio Marco L. che, nel commentare il post dedicato al superpomodoro, mi ha fatto conoscere Giuseppe Altieri, l’agroecologo che da anni sta conducendo una battaglia a favore del cibo vero (e dunque sano).

Altieri insegna Fitopatologia, Entomologia e Agroecologia all’istituto Agrario di Todi, fa ricerca allo studio Agernova  (servizi avanzati per l’Agroecologia e la Ricerca) di Massa Martana in provincia di Perugia e coordina l’accademia di esperti contro l’alimentazione Ogm. Non solo: da vent’anni promuove ricorsi nei tribunali e nelle corti dei conti di mezza Italia. SENTITE PERCHE’:

Le Regioni potrebbero disporre da 600 a 900 euro a ettaro (fondi Ue) per trasformare le attuali coltivazioni – intrise di pesticidi – in agricoltura biologica. In più sui prodotti ortofrutticoli che assorbono la maggior parte dei pesticidi su superfici contenute si può arrivare anche a 2.000 euro a ettaro (come ha fatto l’Austria per gli ortaggi).  MA NON LO FANNO (ci sarebbero anche 500 euro a bovino per rendere bio gli allevamenti!)

Spiega Altieri: “Dal 2007 al 2013 sono a disposizione per l’Italia 20 miliardi di euro ma fino ad oggi, di questa cifra, è stato speso solo il 26%. (Fonte: ministero Agricoltura) . Se i soldi non vengono utilizzati andranno automaticamente ad altri Paesi nel periodo 2014-2020. Non ce lo possiamo permettere! ”.

Il professor Altieri ha calcolato che queste risorse basterebbero a RENDERE BIOLOGICI TUTTI I TERRENI AGRICOLI ITALIANI (oggi lo sono solo l’8%) perché le Regioni non usano questo denaro?

“Colpa del grande imbroglio dell’agricoltura integrata – illustra Altieri – ossia quel sistema che sulla carta prevede il ricorso alla chimica solo quando strettamente necessario ma di fatto permette di largheggiare nell’impiego di additivi e pesticidi di sintesi. Così, con questo escamotage (ogni Regione presenta la ricetta chimica che vuole chiamandola “disciplinare di agricoltura integrata”, non rispettando le linee guida europee) i soldi destinati al biologico vengono impiegati per comprare pesticidi”.

Altieri si sta battendo perché la competenza in materia di agro-ambiente torni in mano al ministero e non sia più delegata alle varie Regioni: “Curare l’ambiente eliminando gli inquinanti chimici dai cibi significa preservare la salute degli italiani. Dovrebbe occuparsene il ministero come prevede la Costituzione: poche regole sane e valide per tutti, senza politica di mezzo. Non solo: i venditori di pesticidi potrebbero guadagnare (anche di più) vendendo prodotti naturali e insetti utili al biologico”.

Fra le battaglie di Altieri c’è anche il “Nuovo regolamento europeo dell’agricoltura biologica” approvato il primo gennaio 2009 e valido per 2 anni”, “un pastrocchio giuridico che parla di soglia di tolleranza a proposito degli Ogm nei prodotti bio, peraltro senza l’obbligo di scriverlo sull’etichetta – spiega Altieri – Ma la nostra legge dice  tutt’altro. E cioè che i consumatori hanno diritto a essere informati. Ho appena partecipato (il 26 luglio) al seminario “Genomica e biotecnologia applicate all’agricoltura” e ho avuto il piacere di sentire che il ministro alle Politiche Agricole, Saverio Romano, è contrario agli Ogm”.

QUALCHE NUMERO

–  Il 30% dei pesticidi europei è in Italia, ci sono 118 varietà presenti nelle acque potabili (Fonti: Ispra, Arpa, Agrisole)

–  In Italia ci sono 19 milioni di bovini, ne basterebbero 3 in regime biologico (perché ciascun italiano abbia 500 gr di carne a settimana a testa), non si importerebbero tonnellate di Ogm e mangimi.

–  In Italia i tumori aumentano del 3,2 % nei primi 12 mesi di vita. Il cancro è trasmesso ai neonati dalle madri (Fonte Isde, associazione medici per l’ambiente)

Aggiungo: nel documentarmi su Altieri mi sono imbattuta nel pensiero dello scienziato Michele Trimarchi (fondatore della Neuropsicofisiologia) che a proposito dei geni modificati mette in guardia: “Con Ogm si viola il processo evolutivo di millenni, si crea un inquinamento che si riproduce in modo incontrollato, si scatenano effetti che non si conoscono in anticipo… ”. Altro che scorie nucleari…

Sintesi: Se la natura è avvelenata lo diventano anche i corpi, se i cibi sono industriali e infarciti di chimica non serviranno a nutrirci (ma a intossicarci).

perché dovremmo ingerire una quantità di  schifezze (fra pesticidi, disinfettanti, antibiotici, ormoni, Ogm) stabilita da una soglia di tolleranza? NON VI VIENE VOGLIA DI RIBELLARVI ?

Ecco video segnalatomi da Marco, dovete cliccare sulla pubblicità prima di sentirlo